Noi alunni della classe 3^G assieme alla professoressa di italiano stiamo trattando la tematica della mafia attraverso i fatti storici ed i protagonisti.

Venerdì 15 marzo 2024, abbiamo avuto l’occasione di conoscere la signora Savina Pilliu e parlare telefonicamente con la “nostra testimone”: da trent’anni combatte per vedere rispettati i suoi diritti. Con la sua schiettezza, la sua genuinità, il suo parlare tra sardo e palermitano e la sua determinazione, ci ha raccontato parti della sua lunga vicenda ed ha risposto alle nostre domande.

Molti valori e insegnamenti abbiamo trattenuto: è meglio parlare che stare zitti ed essere omertosi, bisogna essere determinati e lottare anche davanti alle difficoltà perché la giustizia è fondamentale per vivere in modo civile.

Le parole che ha rilasciato ad un quotidiano siciliano in occasione della giornata della donna, confermano il messaggio che vuole trasmettere: «Il nostro caso non è isolato. Oggi, quando parlo con le scolaresche, dico sempre che se uno ha un diritto lo deve chiedere, pretendere e ottenere. Se abbassi la testa anche una volta sola, hai perso. Vorrei che tutti quanti percorressero la strada di ciò che vogliono fare, senza imposizioni. Seguite la vostra strada, sempre. Con determinazione». 

È stato un onore aver potuto conoscere una donna con questa personalità che è stata, proprio perché donna, sottovalutata, vessata, minacciata ma che grazie a giornalisti, a libri, ad articoli e… un’insegnante curiosa, ci ha insegnato così tanto.

Grazie Savina sei un esempio di eroina moderna.